granitt ricetta teramana

Li granitt, la storica ricetta teramana per favorire l’allattamento

Li granitt – storica ricetta teramana

Era usanza preprare “Li granitt” dai nostri nonni per le donne nel periodo dell’allattamento. Si dicevano che aiutassero la produzione di latte. In realtà molte volte era una scusa per poter mangiare farina di grano tenero che spesso era molto rara nelle nostre zone montane al contrario di quella di granturco.
L’uovo non è necessario. In effetti non era sempre disponibile e spesso si ammassavano solo acqua e farina.

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Sapevi che li granitt so bùn pur nghe li fave?

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granitt ricetta teramana

Li granitt

Nascono dalla lavorazione di mani sapienti, capaci di realizzare da un grumo di farina bianca impastata semplicemente con dell’acqua piccoli chicchi grossolani simili al granone o granturco. Sono i Granetti, l’antica preparazione della tradizione contadina della provincia teramana, che trova storicamente la sua massima espressione di gusto nell’accompagnamento con un soffritto di cipolla e fave e, quando disponibile, con l’aggiunta di guanciale o pancetta di maiale.
Preparazione 45 minuti
15 minuti
Portata Portata principale
Cucina abruzzese
Porzioni 6 persone

Ingredienti
  

  • 500 gr farina (tipo 2 o integrale) di grano tenero
  • 1 bicchiere d'acqua
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di sale

Istruzioni
 

  • Su una spianatoia mettere la farina a fontana. Quindi al centro fare un incavo e aggiungere il sale, l'uovo e l'acqua e iniziare ad impastare. Impastare e sgranare con le mani le palline di massa che si verranno a formare.
  • Nel frattempo mettere a bollire circa 2 litri di acqua con un po' di sale. Quando arriverà a bollore buttare la farina a pioggia nell'acqua continuando a sgranarla con le mani e mescolando con un frustino o un cucchiaio di legno.
  • Continuare a mescolare e lasciar cuocere per circa 10/15 minuti.
  • Servire caldi e accompagnati con un sugo di carne e pecorino grattugiato.

Consiglio di Lena:

  • Era usanza preprare "Li granitt" dai nostri nonni per le donne nel periodo dell'allattamento. Si dicevano che aiutassero la produzione di latte. In realtà molte volte era una scusa per poter mangiare farina di grano tenero che spesso era molto rara nelle nostre zone montane al contrario di quella di granturco. L'uovo non è necessario. In effetti non era sempre disponibile e spesso si ammassavano solo acqua e farina.
Keyword abruzzesi, granitt, ricette, teramo
chiacchiere abruzzesi

Le chiacchiere abruzzesi, il dolce dalle mille varianti ma dal gusto unico | Ricette abruzzesi

Alcuni dei dolci tipici abruzzesi di Carnevale, oltre la cicerchiata, sono sicuramente le chiacchiere.

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chiacchiere abruzzesi

Chiacchiere abruzzesi

Alcuni dei dolci tipici abruzzesi di Carnevale, oltre la cicerchiata, sono sicuramente le chiacchiere.
Un tempo venivano fritte nello strutto, oggi nell’olio di semi, ma in tanti optano ormai per una più leggera cottura in forno. Di chiacchiere esistono molte varianti: possono anche essere coperte da miele o cioccolato, innaffiate con alchermes o servite con il cioccolato fondente o con mascarpone montato e zuccherato. Noi vogliamo, però, proporvi la ricetta tradizionale, semplice e veloce da realizzare.
Preparazione 1 ora
Tempo totale 1 ora
Portata Dessert
Cucina abruzzese
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 500 gr Farina 00
  • 70 gr Zucchero
  • 50 gr Burro
  • 3 Uova
  • 6 gr Lievito in polvere per dolci
  • Sale fino q.b.
  • Olio di semi
  • Zucchero a velo

Istruzioni
 

  • Setacciate la farina assieme al lievito e, in seguito, sbattete le uova.
  • Disponete sulla spianatoia la farina a fontana; nel mezzo mettete le uova sbattute, il sale, lo zucchero e la grappa.
  • Unite il burro, che deve essere a temperatura ambiente, e lavorate l’impasto. Amalgamate bene gli ingredienti, fatene una palla e mettetela a riposare in luogo fresco, avvolta in un panno, per almeno 30 minuti.
  • Tagliate l’impasto in pezzi e stendete con il mattarello delle sfoglie dello spessore di 2-3 millimetri.
  • Con una rotella tagliate le sfoglie di pasta a rettangoli di circa 5×10 cm, praticando su ognuno due tagli centrali, paralleli al lato lungo.
  • Fate scaldare l’olio di semi e friggete le chiacchiere due o tre per volta.
  • Quando saranno dorate, scolatele e adagiatele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
  • Una volta che si saranno raffreddate servite le chiacchiere cosparse di zucchero a velo vanigliato.
Keyword abruzzesi, Chiacchiere
pallotte cace e ove

Pallotte cace e ove, un mix di bontà ed esclusività tutta abruzzese

Uno dei piatti più rappresentativi della cultura gastronomica abruzzese: “li pallotte cace e ove!”

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Pallotte cace e ove

Le “pallotte cace e ove” (pallotte cacio e uova) sono uno dei piatti più rappresentativi della cultura gastronomica abruzzese, tipico di una cucina povera di decenni addietro quando le tavole si imbandivano con poco e si riutilizzava il cibo che a volte avanzava. Si tratta di polpette preparate con pane raffermo, uova, formaggio sale e prezzemolo, soffritte in olio e condite con sugo di pomodoro. Possono essere servite come antipasto oppure come piatto unico. Se ne consiglia l’abbinamento con un bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo.
Preparazione 10 minuti
Cottura 5 minuti
Tempo totale 1 ora 15 minuti
Portata Portata principale
Cucina abruzzese, Italiana
Porzioni 20 pallotte
Calorie 19 kcal

Ingredienti
  

  • 100 gr Parmigiano Reggiano (grattugiato)
  • 200 gr Formaggi misti (Rigatino e Pecorino abruzzese)
  • 100 gr Mollica di pane
  • 100 ml Latte
  • 4 uova intere
  • prezzemolo (qualche rametto)
  • q.b. Pepe nero
  • Basilico (qualche foglia)
  • 1 Peperone verde dolce
  • 1/2 Cipolla
  • 1/2 Spicchio d'aglio
  • 800 ml olio di semi di arachidi

Istruzioni
 

  • Versare in una ciotola tuti i formaggi grattugiati, unire il prezzemolo spezzettato, la mollica bagnata nel latte e strizzata, le uova intere e il pepe. Amalgamare bene e fare riposare l’impasto circa un’ora.
  • Prelevare delle porzioni grosse quanto un uovo e con le mani umide formare tante palline. Portare a temperatura giusta l’olio e appena pronto (fare la prova con uno stecchino, deve fare le bollicine) posare le polpette delicatamente e friggerne poche alla volta. Se troppe rischierebbero di riempirsi d’olio. Scolarle e lasciarle asciugare su carta assorbente.
  • Preparare la salsa facendo soffriggere in poco olio extravergine d’oliva lo spicchio d’aglio che poi sarà eliminato, la mezza cipolla tritata e il peperone tagliato a falde. Unire la salsa di pomodoro fresco e fare cuocere a fuoco basso per 15 minuti. Aggiungere le polpette e lasciare che si ammorbidiscano nella salsa diventando anche più gonfie. Servirle le Pallotte cace e ova calde profumandole con foglie di basilico.
Keyword abruzzo, pallotte, uova