pasta alla mugnaia

Pasta alla mugnaia, la ricetta originaria di Elice (PE)

Pasta alla mugnaia – la ricetta abruzzese con sugo di carne, pomodoro, melanzane e peperoni.

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Pasta alla mugnaia

La pasta alla mugnaia è una ricetta tradizionale abruzzese: nasce ad Elice, un bel borgo in provincia di Pescara. Si tratta di una pasta rustica, una sorta di tagliatella spessa e schiacciata e la si può condire in molti modi: io l’ho preparata secondo la ricetta all’elicese con un sugo di carne, pomodoro, melanzane e peperoni.
Preparazione 2 ore
Cottura 50 minuti
Tempo totale 2 ore 50 minuti
Portata Portata principale
Cucina abruzzese
Porzioni 2 persone

Ingredienti
  

Per il sugo:

  • 200 gr vitello e maiale con osso
  • 1 carota
  • q.b. sale
  • cipolla
  • peperone
  • 400 gr polpa di pomodoro
  • q.b. olio extravergine

Per la pasta:

  • 125 gr farina di grano tenero
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
  • 125 gr Semola rimacinata di grano duro
  • 125 ml acqua

Per insaporire:

  • q.b. parmigiano o pecorino

Istruzioni
 

  • Preparare il sugo: tritate sottilmente un pezzetto di peperone con la cipolla e la carota. In una casseruola versare due cucchiai di olio extravergine d’oliva, scaldarli leggermente poi aggiungere la carne e lasciarla ben rosolare.
  • Aggiungere un trito per soffritto e lasciar insaporire. Unire la polpa di pomodoro, un bicchiere di acqua calda, un pezzetto di peperone e un pezzetto di melanzana. Lasciar cuocere la salsa per 30/40 minuti.
  • Preparare la pasta fresca: mescolare le due farine e disporle a fontana poi aggiungere al centro l’uovo, un po’ di acqua e iniziare a lavorare l’impasto con la forchetta continuando ad unire l’acqua poca alla volta.
  • Impastare bene fino ad ottenere un bel panetto omogeneo. Dividere il panetto in piccole porzioni da cinquanta grammi ciascuna. Dividere di nuovo ciascun panetto in tre parti e lavorare ognuna sul piano di lavoro (senza infarinarlo) per ottenere un cordoncino che abbia un diametro di circa mezzo centimetro – un centimetro.
  • La pasta non dovrà essere perfetta: la sua caratteristica è quella di essere rustica, grezza e spessa. Una volta ottenuti tutti i cordoncini schiacciarli leggermente con le dita. Disporre la pasta su un vassoio e infarinarla con la semola.
  • Lessare la pasta in abbondante acqua salata per 10/12 minuti, scolarla e condirla con il sugo. Se necessario mantecare con un pochino di acqua di cottura della pasta. Spolverizzare con il parmigiano o con il pecorino e servire.

Note

La pasta per questa ricetta va fatta a mano: viene tirato l’impasto a formare un unico lungo cordone ma per facilitare il lavoro che richiede una grande manualità nel procedimento ho seguito un metodo più semplice dividendo l’impasto in tante palline da allungare a formare più cordoncini.
L’antica ricetta della pasta alla mugnaia non prevedeva l’utilizzo di uova nell’impasto che però lo rendono più elastico e facilmente lavorabile. Se preferite una pasta senza uova aumentate la quantità di acqua in modo che la pasta risulti ugualmente morbida.
Perché pasta alla mugnaia? Il nome deriva dai mulini che costeggiano il fiume Fino: la farina prodotta e macinata veniva impastata, cucinata e servita semplicemente con olio, aglio e peperoncino. Oggi nella classica ricetta all’elicese si accompagna con un sugo saporito e corposo. Tradizione vuole che la pasta fosse servita su un tagliere e ogni commensale si ritagliava la sua porzione in un momento di condivisione.
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Keyword mugnaia, pasta
virtù abruzzesi ricetta

Le virtù teramane

Le virtù teramane – ricetta abruzzese

Le quantità e gli ingredienti delle Virtù teramane sono molto soggettive. Ogni famiglia prepara la sua versione e ricetta. C’è chi aggiunge altre verdure all’inizio della sua stagione tipo pomodori, zucchine e peperoni, oppure indivia. Chi mette altri tipi di fagioli e legumi secchi. Le erbette di campo quelle che si trovano come ad esempio Crespigno (li scrippign) oppure Cicorietta selvatica. Si può aggiungere anche pasta di semola di vario tipo. Le virtù è un antichissima ricetta nata usando gli avanzi secchi dell’inverno insieme alle fresche verdure primaverili e le erbette di campo.
Anche le quantità sono molto soggettive e vanno a gusti.

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virtù abruzzesi ricetta

Virtù teramane

Le quantità e gli ingredienti delle Virtù teramane sono molto soggettive. Ogni famiglia prepara la sua versione e ricetta. C'è chi aggiunge altre verdure all'inizio della sua stagione tipo pomodori, zucchine e peperoni, oppure indivia. Chi mette altri tipi di fagioli e legumi secchi. Le erbette di campo quelle che si trovano come ad esempio Crespigno (li scrippign) oppure Cicorietta selvatica. Si può aggiungere anche pasta di semola di vario tipo. Le virtù è un antichissima ricetta nata usando gli avanzi secchi dell'inverno insieme alle fresche verdure primaverili e le erbette di campo. Anche le quantità sono molto soggettive e vanno a gusti.
Preparazione 3 days
Cottura 8 ore
2 ore
Tempo totale 3 days 10 ore
Portata Portata principale
Cucina abruzzese
Porzioni 20 porzioni

Ingredienti
  

  • 500 gr fagioli borlotti
  • 200 gr fagioli cannellini
  • 200 gr ceci
  • 200 gr lenticchie rosse
  • 250 gr agretti
  • 500 gr cicoria
  • 500 gr spinaci
  • 1 kg piselli freschi
  • 1 kg bietole
  • 200 gr fagiolini
  • 3 carciofi interi
  • 10 foglie borragine
  • 2 cipolle
  • 4 o 5 carote
  • 1 costa di sedano
  • 300 gr prosciutto crudo a dadini
  • 300 gr pancetta fresca a dadini
  • 600 gr pasta fresca all'uovo tricolore

Per il brodo di maiale:

  • ossa di maiale
  • piedino
  • cotenne
  • 1 pezzo di prosciutto con la cotenna
  • guanciale
  • sedano, carota, cipolla

Per le polpettine:

  • 300 gr macinato di bovino
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai pecorino grattugiato
  • noce moscata
  • sale

Istruzioni
 

  • Per prima cosa metti in ammollo per almeno una notte i legumi che ne hanno bisogno. Prepara nel frattempo le pallottine di carne. Mescola in una ciotola la carne macinata, l'uovo, il pecorino grattugiato, una grattugiata di noce moscata e un pizzico di sale.
    Ungi un piatto da portata come anche le tue mani. Inizia a formare delle mini polpettine della grandezza di un cece. Quindi cuocile in una padella larga con olio e acqua, giusto 1 cm di acqua. Appena bolle butta dentro le pallottine e cuoci per 3/4 minuti.
    Quindi scolale e metti da parte.Dopo averli lasciati in ammollo per una notte scola i legumi e cuocili ognuno in una pentola con i suoi tempi di cottura. Non salare. Scola e metti da parte anche i legumi.
    Prepara il brodo di maiale. In una pentola metti le ossa di maiale, l'osso del prosciutto, il piedino e le orecchie, il pezzo di prosciutto, il guanciale con la cotenna, una carota, un pezzo di sedano e una mezza cipolla. Aggiungi acqua fino quasi a riempire la pentola e accendi il fornello. Lascia cuocere per 3 ore circa a fiamma bassa.
    Nel frattempo pulisci le verdure (bietole, cicoria, spinaci, borragine, tarassaco) e tritale grossolanamente. Buttale in acqua appena salata bollente e falle cuocere pochi minuti. Quindi scolale.Pulisci fave e piselli e falli bollire per 5 minuti circa.Pulisci gli agretti e tagliali a filini di 3 cm circa. Fai sbollentare anche loro per 1 minuto circa.
    Pulisci e taglia a tocchetti di un cm anche i fagiolini. Falli sbollentare per circa 10 minuti. Infine pulisci e fai lessare anche i carciofi per 5 minuti. Metti tutto da parte.Pulisci e trita anche gli odori (maggiorana, finocchietto, timo, menta, prezzemolo). Metti da parte.Fai a tocchetti il prosciutto crudo e la pancetta.
    Quando il brodo sarà pronto scolalo della carne e delle ossa e schiumalo per bene. Rimettilo sul fuoco a fuoco lento mentre prepari le virtù.Pulisci le ossa del brodo e trita la carne come anche il pezzo di prosciutto. Metti da parte.Prepara una padella e scalda olio d'oliva con un aglio. Quando l'aglio sarà dorato toglilo e metti le verdure lessate (bietole, cicoria, spinaci, borragine, tarassaco e agretti).
    Fai soffriggere per qualche minuto poi metti da parte. Nel frattempo prepara il soffritto tritando cipolla sedano e carota. Trita a listarelle anche i carciofi. Metti sul fuoco una padella con olio e aglio. Quando l'aglio sarà imbrunito toglilo e lascia friggere i carciofi con un pizzico di sale per qualche minuto. Metti da parte.In una pentola abbastanza grande e alta metti olio d'oliva e il soffritto. Accendi la fiamma.
    Quando inizia a soffriggere aggiungi il prosciutto crudo e la pancetta a dadini e mescola. Quindi aggiungi la carne del brodo tritata e aggiungi circa 1 litro e mezzo di acqua. Lascia insaporire per 20 minuti circa.Inizia a mettere ora i legumi. Uno per volta iniziando dai ceci e aggiungendo sempre 1 o 2 mestoli di brodo.
    Dopo aver messo tutti i legumi lascia cuocere 5 minuti circa. Aggiungi fave, piselli e fagiolini e mescola. Aggiungi sempre un mestolo di brodo. Quindi aggiungi le verdure poco alla volta secondo anche i tuoi gusti. Quindi i carciofi e mescola ancora. Infine gli odori e le pallottine. Mescola ancora. Quindi metti a bollire una pentola con acqua salata per la pasta. Appena bolle butta la pasta e lasciala cuocere un paio di minuti. Scola e aggiungi nel pentolone delle virtù. Mescola un ultima volta e spegni. Le virtù sono pronte
Keyword abruzzese, ricetta, teramane, virtù
granitt ricetta teramana

Li granitt, la storica ricetta teramana per favorire l’allattamento

Li granitt – storica ricetta teramana

Era usanza preprare “Li granitt” dai nostri nonni per le donne nel periodo dell’allattamento. Si dicevano che aiutassero la produzione di latte. In realtà molte volte era una scusa per poter mangiare farina di grano tenero che spesso era molto rara nelle nostre zone montane al contrario di quella di granturco.
L’uovo non è necessario. In effetti non era sempre disponibile e spesso si ammassavano solo acqua e farina.

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Sapevi che li granitt so bùn pur nghe li fave?

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granitt ricetta teramana

Li granitt

Nascono dalla lavorazione di mani sapienti, capaci di realizzare da un grumo di farina bianca impastata semplicemente con dell’acqua piccoli chicchi grossolani simili al granone o granturco. Sono i Granetti, l’antica preparazione della tradizione contadina della provincia teramana, che trova storicamente la sua massima espressione di gusto nell’accompagnamento con un soffritto di cipolla e fave e, quando disponibile, con l’aggiunta di guanciale o pancetta di maiale.
Preparazione 45 minuti
15 minuti
Portata Portata principale
Cucina abruzzese
Porzioni 6 persone

Ingredienti
  

  • 500 gr farina (tipo 2 o integrale) di grano tenero
  • 1 bicchiere d'acqua
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di sale

Istruzioni
 

  • Su una spianatoia mettere la farina a fontana. Quindi al centro fare un incavo e aggiungere il sale, l'uovo e l'acqua e iniziare ad impastare. Impastare e sgranare con le mani le palline di massa che si verranno a formare.
  • Nel frattempo mettere a bollire circa 2 litri di acqua con un po' di sale. Quando arriverà a bollore buttare la farina a pioggia nell'acqua continuando a sgranarla con le mani e mescolando con un frustino o un cucchiaio di legno.
  • Continuare a mescolare e lasciar cuocere per circa 10/15 minuti.
  • Servire caldi e accompagnati con un sugo di carne e pecorino grattugiato.

Consiglio di Lena:

  • Era usanza preprare "Li granitt" dai nostri nonni per le donne nel periodo dell'allattamento. Si dicevano che aiutassero la produzione di latte. In realtà molte volte era una scusa per poter mangiare farina di grano tenero che spesso era molto rara nelle nostre zone montane al contrario di quella di granturco. L'uovo non è necessario. In effetti non era sempre disponibile e spesso si ammassavano solo acqua e farina.
Keyword abruzzesi, granitt, ricette, teramo
gilberto malvestuto

Gilberto Malvestuto

Gilberto Malvestuto (Sulmona, 17 aprile 1921)

Rischiare la propria vita per il proprio Paese e, ancor più, per i propri ideali. Lottare durante degli anni bui per liberare l’Italia, compreso il suo Abruzzo, dall’invasore tedesco. E’ parte della storia di Gilberto Malvestuto, ex partigiano nonchè ultimo degli ufficiali della celeberrima Brigata Majella, “l’unica formazione partigiana a essere decorata di medaglia d’oro al valor militare alla bandiera, nonché tra le pochissime formazioni di patrioti di ispirazione repubblicana aggregate alle forze alleate dopo la liberazione dei territori d’origine.”

L’Abruzzo e l’Italia intera rendono omaggio a Gilberto che due giorni fa ha compiuto cent’anni, un traguardo storico che ha avuto un degno riconoscimento da parte del sindaco di Sulmona, Annamaria Casini; il primo cittadino del Paese abruzzese ha conversato con Gilberto telefonicamente, non potendo omaggiare l’ex partigiano di persona dell’affetto dei suoi concittadini e degli italiani tutti.

L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) de l’Aquila ha invece manifestato tutto il proprio orgoglio riunendosi sotto casa dell’ex ufficiale, intonando con soddisfazione la famosa “Bella ciao”.

Lo staff di 100% Abruzzese augura all’ex sottotenente della Brigata Majella e a tutti coloro che rischiano la vita per difendere le proprie idee ed i propri ideali altri cento di questi anni.

“…Quando la leggendaria Brigata Majella, fondata il 5 dicembre 1943 dall’avvocato Ettore Troilo, già segretario di Giacomo Matteotti e di convinzioni socialiste, arrivò a Sulmona liberandola nel giugno 1944, Malvestuto rispose senza esitazione al suo richiamo alle armi per liberare il Nord in una riunione, promossa dai fratelli Claudio e Alfieri Di Girolamo, presso l’allora sede del Commissariato di Sulmona. Da qui partì dunque per l’arruolamento a Recanati dove la Brigata Majella fu riorganizzata e dove egli fu assegnato al comando della Sezione Mitraglieri della Compagnia Pesante Mista. Il 2 novembre 1944 lasciava Recanati con la suddetta Brigata per rientrare in linea, arrivando a Laterina, in provincia di Arezzo, nel settore immediatamente a oriente di quello occupato dalle ali della 5ª armata americana. Partecipò ai furiosi combattimenti sostenuti in Romagna e in Emilia, per la liberazione di Monte Castellaccio, di Brisighella, dove perse la vita il suo sempre compianto portaordini Oscar Fuà, Monte Mauro, Monte della Volpe, Monte della Siepe, sul Senio, sul Lamone, sul fiume Idice per la liberazione di Castel San Pietro e, all’alba del 21 aprile 1945, alla testa della sua sezione Mitraglieri integrata da un plotone della I Compagnia Fucilieri, entrò tra le primissime truppe liberatrici a Bologna. Riconsegnò il fucile mitragliatore il 20 luglio 1945.”

maritozzi abruzzesi ricetta

Maritozzi abruzzesi: la ricetta facile e veloce per dei maritozzi soffici e gustosi

Ricetta facile dei Maritozzi Soffici Abruzzesi fatti in casa, perfettamente lievitati. Ideali da farcire con la crema o la marmellata, per una colazione o una merenda golosa. I maritozzi sono dei dolci tipici della regione Abruzzo, sono buonissimi, delicati e restano morbidi per giorni se li conservate in un sacchetto per alimenti chiuso ermeticamente. Vediamo adesso insieme come preparare i maritozzi abruzzesi.

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maritozzi abruzzesi ricetta

Maritozzi abruzzesi

Ricetta facile dei Maritozzi Soffici Abruzzesi fatti in casa, perfettamente lievitati. Morbidissimi e ideali da farcire con la crema o la marmellata che preferite, per una colazione o una merenda golosa. I maritozzi sono dei dolci tipici della regione Abruzzo, sono buonissimi, delicati e restano morbidi per giorni se li conservate in un sacchetto per alimenti chiuso ermeticamente. Vediamo adesso insieme come preparare i maritozzi abruzzesi.
Portata Dessert
Cucina abruzzese
Porzioni 6 persone

Ingredienti
  

Per il lievito:

  • 6 gr lievito di birra fresco
  • 50 ml latte tiepido
  • 2 cucchiaini di miele
  • 30 gr farina di grano tenero tipo 2

Per l'impasto:

  • 450 gr farina di grano tenero 2
  • 1 uovo
  • 50 gr miele (o 70 di zucchero)
  • 120 ml olio di semi di girasole
  • 200 ml latte tiepido
  • 1 scorza di mezzo limone
  • 1 vaniglia o vanillina

Istruzioni
 

  • Preparare per prima cosa il lievitino. In una ciotola sciogli il lievito con miele e latte tiepido. Aggiungi la farina e mescola bene. Copri con pellicola e lascia riposare per una mezzora.
  • Quindi in una ciotola più grande aggiungi alla farina, l'uovo, il latte tiepido, l'olio, il miele, la scorza grattugiata di mezzo limone, la vaniglia e il lievitino.
  • Inizia ad impastare con le mani fino a farne un panetto morbido e omogeneo, aiutandoti con farina prima e olio di semi poi. Copri con pellicola e lascia lievitare in un posto caldo e privo di spifferi (il forno spento è perfetto) per circa 2 ore o fino al raddoppio. Riprendi l'impasto e lavoralo per qualche minuto con le mani unte su di un piano unto anch'esso. Piegalo su se stesso più volte quindi taglialo in 8 pezzi e inizia a formare delle palline. Mettile già in teglia e lasciale lievitare sempre coperte e in un posto caldo e privo di spifferi per un'altra ora. A fine ora riprendi i maritozzi e accendi il forno nel frattempo a 180° statico.
  • Spennella la superficie dei maritozzi con del latte e inforna per 25 minuti circa.

Consiglio di Lena:

  • Puoi utilizzare anche una farina integrale al 100%, verranno buoni e soffici altrettanto. Inoltre puoi spennellare la superficie dei maritozzi anche con un tuorlo sbattuto con il latte.Se preferisci puoi ricoprire i maritozzi prima di infornarli con un po' di zucchero sulla superficie.
Keyword abruzzesi, maritozzi
pizza cola

Pizza di Pasqua abruzzese: la ricetta della pizza cola

La Pizza di Pasqua, o pizza cola, è una ricetta tipica abruzzese. Visita il nostro blog di ricette abruzzesi qui.

Si ringrazia la Cucina di Lena.

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pizza cola

Pizza di Pasqua - Pizzacola

La Pizza di Pasqua (la “spianata”) è un dolce di tradizione teramana antichissima: la semplicità dei suoi ingredienti è la prova che anche con poco si riusciva a creare una vera delizia da riservare ad un momento di festa importantissimo. Viene preparata durante la Settimana Santa e si porta in chiesa per essere benedetta durante la Veglia di Pasqua del Sabato Santo.
Per i bambini ne veniva preparata una versione piccolina con all’interno un uovo: era la Pizzacola e veniva loro donata la mattina di Pasqua, la versione antica dell’odierno uovo di cioccolato. Tempi poveri, ma pensiero e festa per tutti anche con poco.
Preparazione 4 ore
Portata Dessert
Cucina abruzzese
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 400 gr farina
  • 4 uova
  • 100 gr miele
  • 100 ml latte
  • 100 ml olio di semi
  • 1 cucchiaio di anice

Istruzioni
 

  • La sera prima prepara il lievitino. Sciogli in una ciotolina il lievito nell'acqua e mescola anche la farina. Copri con pellicola e un panno e metti in un luogo caldo e privo di spifferi (perfetto il forno spento e chiuso) tutta la notte.
  • La mattina impasta il lievitino con farina, latte, miele (o zucchero), olio, anice e 2 uova. Dividi l'impasto in due.
  • Prendi 2 terzi delle due parti e prepara una palla. Incorpora l'uovo nella palla e fai una crociera sopra con due piccoli salsicciotti di pasta.
  • Poi con il resto prepara un salsicciotto da mettere sopra alla palla (deve prendere la forma di un canestro con il manico).Porta a lievitare in un luogo caldo e privo di spifferi per almeno 3 o 4 ore.
  • Quindi inforna a 180° forno caldo statico per 20/25 minuti.
Keyword Pizza di Pasqua, Pizzacola
Zeppole San Giuseppe

Zeppole di San Giuseppe, fatto in casa per la Festa del Papà

Le Zeppole di San Giuseppe sono la ricetta abruzzese DOC per la Festa del Papà. Ottime sia al forno che fritte, le zeppole riempiono tutte le tavole nella giornata del 19 Marzo. Leggi la ricetta della nostra Lena (LacucinadiLena) e realizza la tua variante da leccarsi i baffi!

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Zeppole San Giuseppe

Zeppole San Giuseppe

Nel giorno della Festa del Papà, nel giorno di San Giuseppe, non potevamo che provorvi la ricetta delle ricette: la zeppola al forno! Questo fantastico dolce è presente in diverse varianti, fritto o al forno come ve lo propone la nostra Lena (LacucinadiLena). Non vi resta che gustarle e leccarvi i baffi!
Preparazione 40 minuti
Cottura 20 minuti
Tempo totale 1 ora
Portata Dessert
Cucina abruzzese
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

Per i bignè:

  • 100 gr 100 gr di farina tipo 2
  • 3 uova
  • 90 gr burro
  • 100 ml acqua
  • 1 pizzico sale

Per la crema:

  • 3 uova
  • 3 cucchiai di miele
  • 2 cucchiai di farina tipo 2
  • 400 ml latte
  • 1 pezzetto scorza di limone
  • q.b. amarene sciroppate

Istruzioni
 

  • per prima cosa prepara la crema pasticcera. in un pentolino sbatti con una frusta a mano le uova intere con il miele (oppure lo zucchero). Aggiungi la farina e frusta ancora cercando di eliminare gli eventuali grumi.
  • Quindi unisci latte scorza di limone e porta sul fuoco. Continua a mescolare fin quando non si addensa. Lascia da parte a raffreddare.
  • Accendi il forno a 200° ventilato per farlo riscaldare.In un altra pentola metti l'acqua, il burro e un pizzico di sale. Porta sul fuoco e mescola fin quando non si scioglie il burro. Quindi togli dal fuoco e aggiungi tutta la farina. Mescola e riporta sul fuoco.
  • Continua fin quando l'impasto non si staccherà totalmente dalle pareti della pentola e si formerà quasi una palla. Lascia intiepidire per un paio di minuti. Quindi aggiungi un uovo e mescola fin quando non si sarà incorporato per bene.
  • Aggiungi il secondo e fai lo stesso anche con il terzo.Metti il composto in una sac-a-poche con un beccuccio a stella. Su una teglia con carta forno forma i bignè facendo due cerchi uno sopra l'altro. Con questa dose ci escono 10 zeppole piccole o 5 grandi.Inforna per 10 minuti.
  • Poi abbassa a 180° e continua per altri 10 minuti. Infine spegni il forno e lascia raffreddare i bignè nel forno appena aperto. Farcisci i bignè con la crema aiutandoti con una sac-a-poche e concludi con un'amarena sciroppata.
Keyword abruzzesi, san giuseppe, zeppole
Taralli abruzzesi anice

Taralli all’anice, morbida croccantezza abruzzese | Ricette abruzzesi

Salati, ma realizzabili anche in versione dolce. I taralli abruzzesi sono ottimi da gustare in qualsiasi modo e momento della giornata.

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Taralli abruzzesi anice

Taralli abruzzesi all'anice

I taralli secchi preparati con l'anice sono delle squisitissime ciambelle, da gustare in qualsiasi momento della giornata. Nella nostra Regione vengono preparate soprattutto per il giorno di S. Biagio, per la ricorrenza del Santo Patrono protettore della gola.
Preparazione 10 minuti
Cottura 30 minuti
Tempo totale 40 minuti
Portata Contorno
Cucina abruzzese
Porzioni 20 taralli

Ingredienti
  

  • 200 gr farina integrale di grano tenero (o quella che preferite)
  • 2 uova medie
  • 2 cucchiai di miele (o zucchero)
  • 2 cucchiai di olio d'oliva
  • 2 cucchiai di semi di anice
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci

Istruzioni
 

  • In una terrina impasta tutti gli ingredienti fino a che non diventa un manetto morbido e omogeneo.
  • Quindi su una spianatoia inizia a creare i taralli formando prima dei salsicciotti e poi chiudendoli facendo pressione con le dita.Portare a bollore una pentola piena d'acqua.
  • Quindi immergere i taralli pochi per volta. Aspettare che risalgano e lasciarli cuocere per circa 1 minuto. Quindi scolarli e lasciarli asciugare su di un panno pulito.
  • Sistemarli su di una teglia con carta forno e infornare a forno già caldo a 200° per 15 minuti o fino a doratura.

Consiglio di Lena:

  • Io ho utilizzato una farina integrale ma potete utilizzare qualunque farina voi preferiate. il mio consiglio è comunque di utilizzare una semintegrale come la tipo 1 o 2 per lasciarli un po' rustichi e dal sapore antico.
Keyword anice, taralli
Ciambelline-al-vino-rosso

Ciambelline al Montepulciano, la ricetta facile e veloce per realizzarle | Ricette abruzzesi

Fragranti ciambelline da gustare in purezza o intinte in un vino liquoroso: comunque preferirete gustarli, le ciambelline al montepulciano vi sorprenderanno per la loro semplicità e dolcezza. Sono realizzati solo con farina, olio, vino e zucchero: sono aromatici grazie alla presenza dell’anice, sono fragranti grazie all’impasto a base di olio e vino rosso Montepulciano. Uno tira l’altro a qualsiasi ora del giorno… e della sera! Sono perfetti, come i tozzetti o cantucci, anche per concludere una cena in compagnia, al momento dell’ammazzacaffè. Delicati e profumati, le ciambelline al montepulciano evocano storie contadine e tavole imbandite, vita di un tempo che potrete ricreare con una teglia di profumatissime ciambelline!

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Ciambelline-al-vino-rosso

Ciambelline al montepulciano

Le ciambelline al vino sono un semplice e gustoso stuzzichino da realizzare. In soli 30 minuti riuscirete a preparare questi biscotti che vi sorprenderanno per la loro bontà e dolcezza.
Preparazione 30 minuti
Cottura 25 minuti
Tempo totale 55 minuti
Portata Dessert
Cucina abruzzese
Porzioni 40 pezzi

Ingredienti
  

  • 135 gr vino rosso montepulciano
  • 125 gr olio di semi
  • 1/2 cucchiaio di semi di anice
  • 1 pizzico sale fino
  • 500 gr farina 00
  • 150 gr zucchero
  • 8 gr lievito per dolci

Per decorare:

  • q.b. zucchero

Istruzioni
 

  • Per preparare i biscotti al vino, iniziate ponendo i semi di anice nel vino bianco, mescolate e tenete da parte. In una ciotola versate la farina setacciata con il lievito, un pizzico di sale e lo zucchero.
  • Mescolate a mano e poi create una conca, dove potrete versare l'olio e il vino con i semini di anice. Impastate a mano.
  • Una volta che avrete raccolto tutti gli ingredienti, spostatevi su un piano di lavoro. Compattate bene l'impasto e poi staccate un pezzetto alla volta, di circa 28 g, scaldatelo lavorandolo tra i palmi delle mani poi create un filoncino lungo circa 20 cm.
  • Arrotolatelo facendo congiungere le estremità, fatele aderire bene. Ora potete tuffare la ciambellina nello zucchero, solo da una parte. Proseguite allo stesso modo per tutti gli altri. Otterrete circa 40 biscotti.
  • Sistemate man a mano le ciambelline su un foglio foderato con carta forno con la parte zuccherata rivolta verso l'alto. Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per circa 25 minuti. Quindi sfornate i vostri biscotti al vino, fateli raffreddare prima di servirli.
Keyword ciambelline al vino
torta rustica abruzzese

L’intramontabile ricetta pasquale della torta rustica | Ricette abruzzesi

Salati, ma realizzabili anche in versione dolce. I taralli abruzzesi sono ottimi da gustare in qualsiasi modo e momento della giornata.

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torta rustica abruzzese

La torta rustica abruzzese

La pizza rustica è una torta salata tipica della nostra regione, spesso presente nei cestini da viaggio, sulle tavole dei buffet, da mangiare fredda e in qualsiasi ora. Le varianti sono molte perché partendo da una base di pasta tipo sfoglia, si può riempire con tutti gli ingredienti che ci piacciono di più. La ricetta proposta qui è quella più classica, della tradizione regionale.
Preparazione 30 minuti
Cottura 45 minuti
Tempo totale 1 ora 15 minuti
Portata Portata principale
Cucina abruzzese
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

Ingredienti per la sfoglia:

  • 3 tuorli d'uovo
  • 3 cucchiaini di strutto sciolto a bagnomaria
  • 6 cucchiai d'acqua
  • q.b. farina (circa 300 gr)

Ingredienti per il ripieno:

  • 2 mozzarelle
  • 300 gr pecorino incerato
  • 300 gr pecorino fresco
  • 150 gr prosciutto cotto
  • 150 gr prosciutto crudo
  • 150 gr mortadella
  • 1 uovo

Istruzioni
 

  • Amalgamate gli ingredienti per la sfoglia, 3 tuorli, 6 cucchiai di acqua e aggiungete la farina a poco a poco fino a quando la pasta avrà una durezza media. A questo punto far riposare l’impasto coperto da un canovaccio per almeno un’ora.
  • Passata l’ora, ungete bene una teglia da forno e rivestitela con uno strato di pasta. Tritate tutti gli ingredienti del ripieno, mescolate e amalgamate con l’aiuto di uno o due uova.
  • Mettete il ripieno nella teglia e ricopritelo con un ulteriore strato di pasta sfoglia.
  • Sigillate i lati e spennellate tutto con il tuorlo d’uovo. Prendete una forchetta e praticate dei forellini sulla superficie.
  • Infornate per 35/40 minuti a 180°C. Buon appetito!
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